I dolci piacciono quasi a tutti e uno degli ingredienti principali, lo zucchero, si ritrova anche in cibi apparentemente non dolci.
Per molto tempo il dilagare dell’obesità è stato attribuito all’abuso di grassi, specialmente di origine animale (grassi saturi), ma gli ultimi studi scientifici hanno smascherato quello che sembra essere il principale nemico della linea e della salute dell’uomo: lo zucchero.
Lo zucchero, sembrerebbe avere una correlazione persino più stretta del sodio con la pressione alta, perché se assunto in quantità elevate stimolerebbe un’area del cervello chiamata ipotalamo, che provocherebbe a sua volta un aumento del battito cardiaco e della pressione sanguigna. E’ quanto emerge da una ricerca Usa, guidata dal Saint Luke’s Mid America Heart Institute in Kansas City, pubblicata sulla rivista American Journal of Cardiology.
In particolare, ad essere messe sotto accusa dagli studiosi sono le bevande gassate zuccherate (di cui si fa spesso un largo consumo), responsabili, secondo i dati della ricerca, di picchi di ipertensione che portano a un’estrema quanto pericolosa variabilità nella pressione arteriosa, aumentando la probabilità di avere un infarto.
Secondo il dottor James DiNicolantonio, che ha condotto lo studio, “lo zucchero deve essere considerato un predittore di rischio cardiovascolare, perciò bisognerebbe consigliare a chi soffre di pressione alta di tagliare lo zucchero e non il sale“.
Secondo quanto emerso dalla ricerca, infatti, i cibi con basso contenuto di sodio sarebbero in sostanza una “trappola”, perché il nostro organismo, nel tentativo di ottenere quantità giuste di questo elemento, sarebbe portato a mangiare di più.
“Prendiamo le patatine fritte senza sale; se siamo portati a mangiarne di più perché il nostro organismo è alla ricerca di livelli ottimali di sodio, quali benefici possono derivare da grandi quantità di carboidrati raffinati e oli trattati?”.
- Lo zucchero causa malattie epatiche simili a quelle generate dall’alcool; infatti alti livelli di insulina “portano” le calorie ad essere immagazzinate anche nel fegato, che diventa grasso, mostra smagliature che si trasformano in cicatrici, perdendo progressivamente la sua elasticità e la sua funzionalità (fino ad arrivare alla cirrosi epatica).
- Il fegato elabora gli zuccheri e trasforma l’eccesso in trigliceridi, che in parte si riversano come sostanza grassa nei vasi sanguigni e in parte vanno a depositarsi nell’omento, il grasso addominale. Lo zucchero è quindi responsabile anche dell’aumento del colesterolo cattivo LDL e della diminuzione del colesterolo buono HDL.
- Inoltre col tempo può comparire resistenza all’insulina; tale ormone non è più in grado di portare gli zuccheri alle cellule e quindi questi si riversano nel flusso sanguigno, causando diabete e indurimento delle arterie.
In conclusione, diminuire l’assunzione di zucchero, ad esempio rinunciando a qualche bibita o biscotto, oltre naturalmente allo zucchero bianco, può contribuire al miglioramento generale del vostro stato di salute e vi farà percepire i sapori dolci come eccessivamente dolci. Il vostro corpo vi ringrazierà!